
Dema DPC al banco: la semplicità è possibile
Sempre più medicinali in DPC: questa la prospettiva per le farmacie, con tutte le problematiche di complessità di dispensazione al banco. L’innovazione tecnologica anche in questo caso rappresenta una risorsa fondamentale, e ne è un esempio la farmacia Malpezzi di Forlì.
La Distribuzione per conto dei farmaci rappresenterà probabilmente la strada obbligata che i sistemi sanitari regionali dovranno percorrere, come forma alternativa alla distribuzione diretta da parte delle Asl, per contemperare la possibilità di rispondere alle esigenze di accesso ai medicinali da parte dei pazienti con la sostenibilità economica dell’assistenza sanitaria.
Per questo, come sta accadendo in Emilia-Romagna, i volumi di farmaci dispensati in DPC dalle farmacie del territorio sono destinati ad aumentare e di conseguenza il farmacista si potrebbe trovare di fronte a un considerevole aumento delle operazioni necessarie per arrivare alla dispensazione di questi medicinali.
A meno che non entri in gioco un’innovazione tecnologica applicata ai gestionali in grado di rendere più efficiente questo processo.
UN'INTEGRAZIONE FONDAMENTALE
È il caso che si è presentato al dottor Alberto Lattuneddu, presidente pro tempore di Federfarma Forlì-Cesena e titolare della farmacia Malpezzi di Forlì. Sentendo l’esigenza di snellire i processi di dispensazione per i farmaci in DPC, il farmacista, che utilizza il gestionale Wingesfar di CGM, ha fatto richiesta di poter rendere l’operatività per la Dema DPC simile a quella della Dema SSN. È stata così realizzata una vera e propria integrazione del gestionale della farmacia con il sistema WebDPC di Studiofarma, una piattaforma web per la realizzazione della Distribuzione per conto che collega le farmacie, l’ASL e i distributori. «I risultati a mio parere sono eclatanti – conferma il titolare – i tempi da dedicare alla DPC si riducono di oltre il 50 per cento, con risparmi di costi importanti, a vantaggio delle farmacie associate».
AL BANCO? SEMPLICE E FUNZIONALE
Ma come funziona l’erogazione di una ricetta DPC con il gestionale Wingesfar così integrato? Ecco come lo spiega Alberto Lattuneddu, che lo ha testato direttamente al banco: «Si passa il codice fiscale del paziente e si legge l’NRE dalla ricetta. Automaticamente viene effettuata l’interrogazione e il sistema restituisce i dati della ricetta, con l’avviso relativo al fatto che si tratta di una ricetta di un prodotto in DPC. Si procede quindi con l’erogazione in modalità DPC. Contestualmente viene visualizzata l’informazione relativa al prodotto da dispensare, che viene confermata insieme alla targatura. Il sistema propone poi la chiusura della ricetta e, usando la funzione trasmissione dei dati, invia la ricetta verso il SAR contestualmente alla sua comunicazione al sistema WebDPC. Siamo di fronte a una reale innovazione informatica».
UN SALTO DI QUALITÀ PER LA GESTIONE
Con il sistema WebDPC vengono eliminate tutte le operazioni manuali e tutte le attività vengono controllate e registrate dal sistema centrale. Questo costituisce un vantaggio per le ASL – che possono collegarsi al sistema in qualsiasi momento per la visibilità in tempo reale delle giacenze (complessive e singoli distributori) e della distribuzione (prodotti spediti) – ma soprattutto per le farmacie, per le quali il sistema WebDPC rappresenta un salto di qualità senza paragoni. A prescindere dal tipo di gestionale in uso, infatti, il sistema offre importanti vantaggi:
- semplicità e velocità delle varie procedure a fronte dell’ampliamento delle liste DPC;
- dispensazione full dalla vendita: basta sospesi “fake” per tenere traccia e consegnare al paziente un promemoria per il ritiro;
- integrazione full per il carico: carico della merce consegnata dai grossisti per un controllo fattura puntuale;
- statistiche integrate statistiche su prodotti e oneri di dispensazione all’interno del gestionale.