
Il turnover dei crediti e dei debiti commerciali: di che cosa si tratta?
Come gestire al meglio i tempi di riscossione e pagamento e ottimizzare gli investimenti in farmacia.

Prosegue il percorso formativo dedicato alla gestione degli investimenti nella tua farmacia.

In questa puntata continuiamo il discorso sulla redditività aziendale, inziato nell’uscita precedente sul tema.
Due fattori fondamentali ai fini di una efficiente e redditizia gestione dei capitali riguardano il tempo di riscossione dei crediti e il tempo di pagamento dei debiti.
Di norma, il riferimento è ai crediti verso i clienti e ai debiti verso i fornitori di beni e servizi, perché meglio si prestano a una trattativa sui tempi di dilazione.
Viceversa, i crediti e i debiti regolati abbastanza rigidamente da disposizioni contrattuali o da norme di legge, quali i crediti/debiti tributari o i debiti verso gli istituti di credito, difficilmente entrano nel nostro ragionamento, perché l’impresa fatica a influenzarne le scadenze.
L’idea di fondo è che quanto più rapidamente la farmacia riesce a generare liquidità (attraverso la vendita di farmaci/prodotti e attraverso la riscossione dei correlati crediti) con cui riesce a fare fronte al fabbisogno finanziario per acquisti e investimenti, tanto migliore sarà la redditività aziendale.
In mancanza di liquidità, infatti, la farmacia deve rinunciare ad acquisti o investimenti utili, o può farli solo a fronte dell’ottenimento di ulteriori capitali dai soci o dagli istituti di credito, che però richiedono di essere pagati adeguatamente.
COSA FARE CONCRETAMENTE?
Si deve tentare di accelerare i tempi di riscossione dei crediti dai clienti e dilatare i tempi di pagamento dei fornitori, ovviamente nei limiti in cui queste pratiche sono compatibili con il mantenimento di buoni rapporti con gli uni e con gli altri.
Gli indici che misurano il grado di efficienza nella gestione delle riscossioni e dei pagamenti sono rispettivamente il turnover dei crediti commerciali e il turnover dei debiti commerciali.
- TURNOVER DEI CREDITI COMMERCIALI
È dato dal rapporto fra i ricavi annuali scaturenti da vendite con dilazione di pagamento e il valore dei crediti commerciali al 31/12 o in media durante l’anno.
Ad esempio
Laddove fosse possibile aumentare il turnover dei crediti, ovvero ridurre i tempi medi di dilazione concessi ai clienti, la farmacia guadagnerebbe in efficienza, perché i capitali investiti tornano in forma liquida e quindi disponibili per ulteriori attività in tempi più rapidi.
Ovvero
- TURNOVER DEI DEBITI COMMERCIALI
È dato dal rapporto fra i costi annuali per l’acquisto di beni e servizi con dilazione di pagamento e il valore dei debiti commerciali al 31/12 o in media durante l’anno.
Ad esempio
Il ragionamento sui debiti è inevitabilmente speculare a quello sui crediti: sul fronte dei debiti l’efficienza migliora quando il turnover si riduce e, pertanto, si allungano i tempi di dilazione ottenuti dai fornitori.
Ovvero
Si tratta di un enorme vantaggio perché, negli oltre 100 giorni che separano questa seconda soluzione (dilazione media di 183 giorni) rispetto alla precedente (dilazione media di 73 giorni), i fornitori continuano di fatto a finanziare a titolo gratuito (ovvero, senza richiedere interessi) la farmacia, che pertanto può usufruire di beni e servizi che ancora non ha pagato, utilizzare la liquidità disponibile per fare fronte alle uscite più imminenti e concedersi più tempo per raccogliere le somme necessarie al pagamento dei fornitori.
IN SINTESI
Nei limiti del mantenimento di buone relazioni con gli uni e con gli altri, l’efficienza nella gestione dei capitali e la conseguente redditività aumentano quando la farmacia riesce a restringere quanto più possibile i tempi di riscossione dei crediti verso clienti e a dilatare i tempi di pagamento dei debiti verso fornitori.
Una riscossione alla consegna dai clienti, un elevato turnover del magazzino (es. giacenza media delle scorte pari a 10 giorni) e una congrua dilazione di pagamento da parte dei fornitori (es. 30 giorni) rappresenterebbe la situazione ottimale: la farmacia, infatti, riuscirebbe a vendere i prodotti e a incassare il prezzo prima della scadenza delle fatture di acquisto, ottenendo dai clienti la liquidità necessaria per pagare i fornitori.
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