
Cosmofarma 2021, un evento basato sulla qualità
Alfonso Di Stasio, direttore responsabile di FarmaciaVirtuale.it, tira le somme sull'evento più importante dell'anno per il settore farmaceutico italiano. Com'è andata?

A oltre un anno dallo stop, l’evento più importante del settore farmaceutico ha riaperto i battenti. Tutti eravamo curiosi di quale fosse l’impatto della riapertura e di come fosse partecipare a un evento con le restrizioni previste tra cui necessità di Green pass, mascherina obbligatoria e distanziamento sociale.
Tralasciando le solite e croniche lunghe attese per acquistare un bicchiere di acqua, un caffè o un panino, tipico problema di Cosmofarma, la qualità della mia visita è andata ben oltre le aspettative.
Le aziende espositrici presenti a Cosmofarma potrebbero essere meno d’accordo con il mio punto di vista “da visitatore” ma il minore afflusso di persone rispetto alle edizioni pre-covid ha spostato molto l’asticella verso la qualità.
Qualità delle relazioni
Solitamente a Cosmofarma non si ha nemmeno un attimo per fiatare. Ma in questa edizione ho percepito una maggiore propensione al dialogo tra le aziende presenti e visitatori. Essendo minore la mole di persone da gestire c’è stato più tempo per dialogare. Ciò nonostante - per motivi organizzativi - le aziende hanno dovuto contingentare il numero di rappresentanti presenti negli stand.
Qualità dei convegni
Anche il palinsesto dei convegni è andato ben oltre le mie attese. Come per la qualità delle relazioni, c’è stata una migliore offerta formativa e informativa, meno frammentata, e devo dire più basata sull’utilità che su temi aleatori e inconsistenti.
Qualità dell’offerta delle aziende
Ottime le aziende presenti. Con diverse novità sia sul fronte dei servizi in farmacia ma anche sull’area dei prodotti. Cosmofarma resta sempre un buon posto dove reperire informazioni e idee utili per migliorare la propria attività. Certo, facendo sempre attenzione a evitare decisioni di impulso e a guardarsi da “offerte fiera”. Mi ha colpito l’assenza di interi comprati, tra cui l’arredamento per farmacie, storicamente sempre presenti, ma anche la logistica (distributori intermedi). Nutrita, infine, la presenza delle software house, dell’automazione, e di noti brand di farmaci e integratori.