
Nielsen: torna la paura e l’e-commerce rimette le ali
Pharmacy Scanner, partner di PharmUP, ha approfondito uno studio Nielsen sull'e-commerce: scopriamolo insieme.
Lo scenario post lockdown ha influenzato qualsiasi cosa intorno a noi, compresa la vendita online, e gli strumenti digitali sono una dimostrazione della voglia di reagire alle difficoltà, ma non solo. In questo studio di Nielsen, infatti, viene spiegato come il lockdown e le altre norme di contenimento della pandemia hanno fatto in modo che l'e-commerce potesse espandersi così velocemente, diventando un'abitudine e sostituendo lo shopping di persona.
L’articolo che puoi leggere qui di seguito, pubblicato su PharmUP in collaborazione con la rivista Pharmacy Scanner, riporta cosa ha inciso in queste scelte in maniera dettagliata e perché.
Dalla rivista Pharmacy Scanner, 20 ottobre 2020
Tra contabilità degli infetti che continua a gonfiarsi e misure di contenimento sempre più vicine a un nuovo lockdown, le paure della prima emergenza tornano ad aleggiare sui consumatori italiani. Risultato, tornano a correre gli acquisti online e la domanda di prodotti per il “fai da te” come lievito e farina.

Lo certifica un recentissimo “tweet” di Nielsen, che riferisce di un e-commerce di nuovo in crescita a tre cifre nel comparto del Largo consumo: nella settimana che va dal 5 all’11 ottobre, in particolare, le vendite online mettono a segno un incremento del 105% sullo stesso periodo del 2019.

Sulla curva, ammette Nielsen, incide anche il rientro dalle ferie estive, ma non c’è dubbio che pesano anche le preoccupazioni per l’andamento dell’epidemia, come testimonia la ripresa dei consumi di prodotti per il “fatto in casa”.

Una recente ricerca condotta da Bain Italia, peraltro, suggerisce che dietro alla crescente confidenza degli italiani per l’e-commerce potrebbero esserci non soltanto le preoccupazioni da covid. Secondo l’indagine, infatti, il 75% dei clienti che negli ultimi 12 mesi ha acquistato online tornerebbe sullo stesso sito la volta successiva. E l’85% sceglierebbe nell’e-commerce la stessa insegna cui è fedele negli acquisti tradizionali.

Per Bain le due tendenze si spiegherebbero con la progressione dell’apprendimento: più si prende confidenza con un ambiente e più velocemente ci si muove al suo interno. Al primo acquisto online, dice non a caso la ricerca, soltanto il 40% circa dei clienti concorda sul fatto che comprare a distanza fa risparmiare tempo.

Al secondo acquisto però la quota si avvicina al 50%, al terzo supera il 60% e dopo i dieci si avvicina all’80%. In altri termini, più si fa pratica con l’online e più se ne apprezza la comodità. E per i retailer che ancora se ne restano indecisi ai margini dell’e-commerce, dice Bain, questa potrebbe essere «l’ultima chiamata».
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