
La redditività del capitale proprio: come si calcola e si interpreta?
Secondo appuntamento del percorso formativo sulla pianificazione degli investimenti

Prosegue il percorso formativo dedicato alla gestione degli investimenti nella tua farmacia.

In questa puntata ci soffermiamo sul tema del bilancio, mentre al termine dell'approfondimento puoi trovare del materiale di supporto.

Prima di decidere se investire il proprio capitale e quindi anche prima di determinare la quantità di denaro da impiegare, ogni imprenditore si interroga sulle prospettive di remunerazione.
Questa domanda ricorre sia nel caso in cui si stia valutando una nuova opportunità d’investimento, sia nel caso in cui si stia ragionando su un possibile investimento aggiuntivo.
Qualunque sia la forma giuridica scelta, i proprietari o i soci si assumono il rischio d’impresa, ovvero quello di veder svanire, in tutto o in parte, il valore del proprio investimento qualora si verificassero perdite sistematiche o, nella peggiore delle ipotesi, il fallimento dell’azienda.
A fronte dell’assunzione di tale rischio, è legittimo che siano informati sull’opportunità di remunerazione che l’investimento offre.
DA DOVE PARTIRE
Per un’impresa già in funzionamento, la suddetta informazione può essere ricavata dai bilanci annuali.

La redditività del capitale proprio, ovvero con termine inglese Return On Equity (in sigla, ROE), è data dal rapporto fra il reddito netto, cioè il risultato del conto economico, e il patrimonio netto, iscritto nello stato patrimoniale.
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