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Chi è il “target” nella definizione di una strategia comunicativa?

Alfonso Di Stasio, direttore responsabile di FarmaciaVirtuale.it, si chiede di chi parliamo, davvero, quando parliamo di “target” in farmacia.

AlfonsoDiStasio fotopr  Quello che trovi qui sotto è un contenuto scritto da Alfonso Di Stasio, direttore responsabile di FarmaciaVirtuale.it e divulgatore partner di PharmUp, nonchè autore su Blog.FarmaciaVirtuale.it.

Chi è il “target” nella definizione di una strategia comunicativa?

I Social media – che una volta si chiamavano Social network – consentono di aprire una pagina con “pochi click” e di essere online in “pochi minuti”.

Nel caso della farmacia, il “target di riferimento” è il “paziente”, il “soggetto emittente” è il farmacista e diversi potrebbero essere i “canali di comunicazione”.

I Social, tuttavia – direi anche per fortuna -, non aggregano i dati in termini “qualitativi”, che nel nostro caso significherebbe “paziente malato”, “paziente sano”, ma solo “quantitativi”, tra cui “età”, “sesso”, “ubicazione geografica”, “pagine o gruppi a cui è iscritto”, “lavoro svolto”, ed altro.

Pur volendo strutturare una strategia basata sui contenuti, non abbiamo la possibilità di comunicare a un vero e proprio target di riferimento, che effettivamente possa aver bisogno di quella determinata informazione o di quel contenuto, sulla base dello stato di necessità in cui si trova in quel momento.

Cito il paziente “diabetico”, “iperteso”, “dislipidemico”, “stomizzato”, “nefropatico”, “cardiopatico”, “oncologico”, ma anche la donna incinta, la mamma, lo sportivo, l’anziano e cosi’ via.

Per quanto riguarda il mondo “Social”, di tutti questi profili, non si ha la certezza che i destinatari siano i diretti interessati.

Bisogna quindi sparare sul mucchio, essendo di fronte un target… virtuale!

Chiediti: “Dove posso trovare il mio “target” di riferimento, ovvero, la persona che ha bisogno di “salute”?” La risposta: «Il tuo target lo hai di fronte, tutti i giorni, in farmacia!»

Togliendo le complessità del momento, se consideri che in una farmacia media entrano almeno 75 persone al giorno, in 15 giorni avrai toccato “la” mano di 1.125 potenziali “followers fisici”.

Prendi quel numero e moltiplicalo per 15 (giorni) e avrai il totale delle persone che in media entra in farmacia due volte al mese.

Vuoi ancora lasciar scappare fuori dalla porta quel potenziale comunicativo “fisico”, “reale”?

 

Dr. Alfonso Di Stasio