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di Rossella Gemma
Se in Italia oltre settemila farmacie offrono prestazioni di telemedicina, a oggi solo Liguria, Marche e Calabria hanno attivato i servizi in convenzione Ssn, mentre il processo resta ancora da perfezionare per il Friuli-Venezia Giulia che, sebbene sia molto avanti con i servizi di telemedicina in regime privato, sconta la mancanza dei fondi nazionali in quanto Regione autonoma.
L’obiettivo comune è decongestionare l’intero sistema salute, offrendo un servizio celere ai cittadini, permettendo alle farmacie di essere a pieno titolo la porta di accesso al servizio sanitario nazionale e smaltire le liste d’attesa dei Cup.
La speranza dei farmacisti alle prese con la sperimentazione della farmacia dei servizi è che nel prossimo futuro, quando le risorse del Pnrr saranno esaurite, siano le Regioni a investire sulla telemedicina, permettendole di diventare strutturale e in convenzione Ssn da nord a sud. Ma vediamo intanto qual è la situazione nelle Regioni capofila.
IL CRONOPROGRAMMA LIGURE PUNTA SULLA TELECARDIOLOGIA
In Liguria sono 269 i presidi che hanno aderito alla sperimentazione e che offrono Ecg, holter cardiaco e holter pressorio su prescrizione Ssn del medico di famiglia, oppure su ricetta specialistica dell’endocrinologo, del cardiologo, dell’internista o del diabetologo. Il progetto, che ha fatto da apripista a quelli di altre Regioni, fa seguito all’approvazione – avvenuta nel febbraio di quest’anno – del Cronoprogramma delle attività sperimentali della farmacia dei servizi per la Regione Liguria presentato oltre un anno fa, che ha visto impiegare la maggior parte dei fondi disposti nei servizi di telecardiologia (oltre 1.200.000 di euro per un totale di 24.000 prestazioni), con l’obiettivo di rafforzare le attività di prevenzione in ambito cardiovascolare e ridurre le liste d’attesa. «Ci auguriamo che una volta conclusa la fase sperimentale, questi servizi possano diventare strutturali ed è con questo obiettivo che continuiamo a lavorare con Regione Liguria e tutti gli stakeholder coinvolti», ha spiegato la presidente di Federfarma Liguria Elisabetta Borachia.
FRIULI-VENEZIA GIULIA: CAPOFILA DELLA FARMACIA DEI SERVIZI
Oggi in Friuli-Venezia Giulia oltre il 50 per cento delle farmacie presenti sul territorio è già operativa per telemedicina in regime privato. L’accordo quadro firmato nel mese di luglio è il primo sulla farmacia dei servizi – in quanto Regione autonoma, infatti, il Friuli è escluso dal progetto nazionale del 2017 e, quindi, senza accesso al Fondo sanitario nazionale. Il progetto nasce proprio nell’ottica di dare garanzie e concretezza alle attività programmate e riconoscimento a quelle già svolte, anticipando lo stanziamento del “Fondo per la digitalizzazione” da un milione e mezzo di euro che andrà a tutte le farmacie e che riconosce il valore della rete sul territorio in modo diffuso e ragionato. «Questo accordo andrà avanti fino al 2026 e arriva dopo tre anni e mezzo di proroghe del precedente», ha spiegato Luca Degrassi, presidente di Federfarma Friuli-Venezia Giulia. «Con la Regione stiamo preparando un piano di azione che prevede lo sviluppo di nuove attività in farmacia, anche di telemedicina in convenzione».
MARCHE, UNA RETE DI ASSISTENZA TERRITORIALE
Nelle Marche, dal 1° giugno a oggi, sono state 1.300 le prestazioni offerte dalla sperimentazione della farmacia dei servizi e, di queste, circa mille sono quelle di telemedicina in convenzione, concentratesi maggiormente nelle richieste di holter pressori ed Ecg. Le farmacie che hanno aderito e che proseguiranno la sperimentazione fino al 31 dicembre sono circa 260 su un totale di 540 e risultano equamente distribuite tra zone rurali e cittadine. Offrono prestazioni gratuite ai pazienti che posseggono la prescrizione medica e a coloro che si recano in farmacia con un sintomo di sofferenza cardiaca. «Circa il 5-6 per cento di coloro che sono venuti in farmacia ad eseguire un Ecg in presenza di sintomo dubbio, è stato poi mandato in Pronto soccorso con un referto positivo. Obiettivo comune è quello offrire ai cittadini un servizio accurato e di prossimità, delineando un ruolo sempre più centrale della farmacia nella rete di assistenza territoriale e di cure primarie», ha spiegato Marco Meconi, referente delle farmacie rurali. A fine sperimentazione, Federfarma Marche presenterà il pannello statistico richiesto dalla Regione, con i risultati ottenuti sia in fatto di vite salvate sia di alleggerimento delle liste d’attesa regionali.
SERVIZI IN CONVENZIONE PER GLI ESENTI TICKET CALABRESI
Buoni risultati anche in Calabria, dove sono circa 200 le croci verdi che hanno aderito alla sperimentazione della farmacia dei servizi iniziata a luglio e che si concluderà proprio in questi giorni. Le prestazioni in convenzione vengono erogate gratuitamente per tutti gli esenti ticket e vanno dall’Ecg all’holter cardiaco e pressorio fino alla spirometria. «Le farmacie calabresi anche in questa occasione compiono un ulteriore passaggio per riorganizzare il sistema sanitario regionale, garantendo cure e servizi rapidi ai cittadini calabresi», spiega il segretario di Federfarma Calabria, Alfonso Misasi.